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LABORATORI MUSICALI
scuole e associazioni

LA STANZA DEI SUONI

il progetto “La stanza dei suoni” nasce da diverse esperienze e da tanti anni di attività svolte nelle scuole dell’infanzia, ogni anno si arricchiva di nuovi contenuti e di nuove idee da proporre e sperimentare nelle varie sezioni. Il tutto e partito nel condividere una frase che rappresentava un concetto di ciò che è la musica di Bruno Munari: “Giocare con i suoni, suoni e rumori. Giocare, suonare, sbagliare, conoscere, riconoscere.

Giochi motori con la possibilità di sperimentare la capacità di concentrazione e ascolto.

Sviluppare il senso del ritmo, la percezione uditiva e la coordinazione motoria.

Potenziare l’immaginazione per scoprire il piacere di ascoltare e di ascoltarsi.

Giochi ritmici e scoperte sonore, esplorare il suono attraverso la percezione tattile ovvero il contatto.

I contrasti, suono/silenzio – lento/veloce – acuto/grave – ascendente/discendente staccato/legato – forte/piano.

Il gesto e il suono

Obbiettivi:

Coordinare le varie parti del corpo

Giocare con lo strumento ricercando le potenzialità sonore

Utilizzare in maniera creativa semplici materiali di recupero

Instaurare un rapporto fisico ed affettivo sereno con gli strumenti

Creare un clima tranquillo e disteso

Imparare a cooperare

Esprimere verbalmente e graficamente vissuti, emozioni sull’attività musicale proposta

NUOVI SUONI PRIMARIA

I suoni che circondano i bambini a casa, in strada, nelle scuole e negli ambienti di vita più abituali, quelli che incontrano involontariamente attraverso il cinema e la televisione o anche la radio, quelli che creano intenzionalmente per svariati motivi, costituiscono un patrimonio musicale estremamente eterogeneo che costruisce la loro cultura musicale e i modi di intenderla.

L’esperienza musicale dei bambini è molto legata al piacere della percezione dei suoni e alla capacità di viverli anche attraverso una corporeità che entra in relazione con le “loro” caratteristiche e le infinite possibilità sonore.

Il progetto si sviluppa attraverso un percorso che vede l’utilizzo del proprio corpo (per ricavarne dei suoni e dei ritmi), l’uso di battenti di legno (per sviluppare la capacità motoria e di coordinazione, nonché quella visiva, riprodurre gesti o movimenti), l’utilizzo di materiali vari (pentole, coperchi, barattoli, tubi di plastica e di cartone ecc.) nonché materiali di recupero (bottiglie di plastica di varie dimensioni e forme e altri materiali) e soprattutto l’apporto delle percussioni prettamente etniche.

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